On. Rita Bernardini
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14504
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 570 del 16/01/2012
Seduta di annuncio: 570 del 16/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/01/2012
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/01/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
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Nominativo co-firmatario
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Gruppo
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Data firma
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PARTITO DEMOCRATICO
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16/01/2012
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PARTITO DEMOCRATICO
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PARTITO DEMOCRATICO
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16/01/2012
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PARTITO DEMOCRATICO
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16/01/2012
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Destinatari
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 16/01/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-14504
presentata da
RITA BERNARDINI
lunedì 16 gennaio 2012, seduta n.570
lunedì 16 gennaio 2012, seduta n.570
BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI.
Al Ministro della giustizia
- Per sapere - premesso che:
il giorno 29 dicembre2011 l 'interrogante ha visitato il carcere di Castrovillari accompagnata da Maurizio Bolognetti, Maria Antonietta Ciminelli e Salvatore Moscato; ad accogliere e guidare la delegazione il comandante Grazia Salerno;
- l'istituto è entrato in funzione nel 1995 pur essendo stato ultimato nel 1984, conta 128 posti, ma al momento della visita i detenuti presenti erano 252 mentre 8 si trovavano in permesso premio per le festività di fine anno; i detenuti presenti di sesso maschile erano 220, le detenute 32 di cui una con prole; in totale i detenuti stranieri sono 112 di cui 25 marocchini, 20 rumeni, 15 tunisini, 11 albanesi, 9 nigeriani, 5 egiziani, 4 bulgari, 4 algerini, 3 ucraini, 2 indiani, 2 domenicani e 1 per ciascuna delle seguenti nazioni: Gambia, ex Jugoslavia, Guinea, Senegal, Somalia, Cina, Messico, Liberia, Grecia, Canada, Russia e Venezuela;
- gli agenti di polizia penitenziaria assegnati alla casa circondariale di Castrovillari sono 109 di cui 17 distaccati in altre sedi e 9 provenienti da altre sedi; fra le 101 unità presenti, figurano: 1 comandante del reparto, n. 14 unità femminili presenti nel reparto femminile, n. 9 unità impiegate nel nucleo traduzioni; n. 52 unità impiegate nel servizio di vigilanza e osservazione detenuti; n. 25 unità impiegate in mansioni d'ufficio e vigilanza dei detenuti lavoranti; l'impiego minimo giornaliero riguarda 40 unità che coprono le 24 ore esclusivamente per la vigilanza dei detenuti, a livelli minimi di sicurezza e in turni di servizio di 8 ore e oltre; i turni notturni al mese sono almeno 6 per ciascun dipendente; quanto alle ferie ancora da godere, ci sono giacenze dell'anno 2009; in prospettiva, fanno sapere gli agenti, per un miglior andamento di gestione finalizzato a poter garantire le ferie e assicurare un maggior livello di sicurezza dell'istituto, l'organico dovrà essere incrementato di almeno altre 30 unità; inoltre, il parco macchine degli agenti è insufficiente e, per alcune vetture e furgoni, fatiscente;
- nell'istituto opera una sola educatrice perché l'altra è in maternità, ma secondo quanto riferito ne occorrerebbero almeno tre; l'educatrice, presente durante la visita, illustrando le attività trattamentali, comunica che sono attivi per circa 60 detenuti corsi di alfabetizzazione, scuola media, istituto alberghiero, istituto tecnico industriale oltre ad un corso di informatica; i detenuti che svolgono mansioni all'interno dell'istituto sono 30, mentre coloro che lavorano all'esterno, in articolo 21, sono 7 impegnati nella raccolta differenziata dei rifiuti;
- quanto agli psicologi, ne è previsto uno presente tutta la settimana; l'assistenza psichiatrica è fortemente carente, considerato che nell'istituto ci sono una quarantina di casi psichiatrici e 25 tossicodipendenti;
- la poltrona odontoiatrica è utilizzata solo per l'estrazione dei denti perché attende da due anni di essere aggiustata per le altre funzioni come la cura delle carie; a parere del personale infermieristico sarebbe utile poter disporre di un ecografo per evitare frequenti traduzioni all'esterno;
- nel reparto femminile, nella cella n° 3 troviamo una detenuta con il figlioletto di 2 anni e mezzo; a quanto ci riferisce la madre il bimbo attende da 5 mesi la visita pediatrica e le vaccinazioni;
- sempre nella sezione femminile la delegazione ha notato una cella sotto sequestro dal maggio del 2008 perché lì si suicidò un'agente di polizia penitenziaria, Fabrizia Germanese di 44 anni, arrestata per traffico di stupefacenti; nei sei mesi prima del suicidio l'agente aveva prestato servizio «in missione» proprio nell'istituto di Castrovillari;
- negli ultimi dieci anni nel carcere di Castrovillari si sono suicidati 9 detenuti, due nel 2011 e, in questo nuovo anno, il 5 gennaio un altro detenuto ha tentato il suicidio;
il giorno 29 dicembre
- l'istituto è entrato in funzione nel 1995 pur essendo stato ultimato nel 1984, conta 128 posti, ma al momento della visita i detenuti presenti erano 252 mentre 8 si trovavano in permesso premio per le festività di fine anno; i detenuti presenti di sesso maschile erano 220, le detenute 32 di cui una con prole; in totale i detenuti stranieri sono 112 di cui 25 marocchini, 20 rumeni, 15 tunisini, 11 albanesi, 9 nigeriani, 5 egiziani, 4 bulgari, 4 algerini, 3 ucraini, 2 indiani, 2 domenicani e 1 per ciascuna delle seguenti nazioni: Gambia, ex Jugoslavia, Guinea, Senegal, Somalia, Cina, Messico, Liberia, Grecia, Canada, Russia e Venezuela;
- gli agenti di polizia penitenziaria assegnati alla casa circondariale di Castrovillari sono 109 di cui 17 distaccati in altre sedi e 9 provenienti da altre sedi; fra le 101 unità presenti, figurano: 1 comandante del reparto, n. 14 unità femminili presenti nel reparto femminile, n. 9 unità impiegate nel nucleo traduzioni; n. 52 unità impiegate nel servizio di vigilanza e osservazione detenuti; n. 25 unità impiegate in mansioni d'ufficio e vigilanza dei detenuti lavoranti; l'impiego minimo giornaliero riguarda 40 unità che coprono le 24 ore esclusivamente per la vigilanza dei detenuti, a livelli minimi di sicurezza e in turni di servizio di 8 ore e oltre; i turni notturni al mese sono almeno 6 per ciascun dipendente; quanto alle ferie ancora da godere, ci sono giacenze dell'anno 2009; in prospettiva, fanno sapere gli agenti, per un miglior andamento di gestione finalizzato a poter garantire le ferie e assicurare un maggior livello di sicurezza dell'istituto, l'organico dovrà essere incrementato di almeno altre 30 unità; inoltre, il parco macchine degli agenti è insufficiente e, per alcune vetture e furgoni, fatiscente;
- nell'istituto opera una sola educatrice perché l'altra è in maternità, ma secondo quanto riferito ne occorrerebbero almeno tre; l'educatrice, presente durante la visita, illustrando le attività trattamentali, comunica che sono attivi per circa 60 detenuti corsi di alfabetizzazione, scuola media, istituto alberghiero, istituto tecnico industriale oltre ad un corso di informatica; i detenuti che svolgono mansioni all'interno dell'istituto sono 30, mentre coloro che lavorano all'esterno, in articolo 21, sono 7 impegnati nella raccolta differenziata dei rifiuti;
- quanto agli psicologi, ne è previsto uno presente tutta la settimana; l'assistenza psichiatrica è fortemente carente, considerato che nell'istituto ci sono una quarantina di casi psichiatrici e 25 tossicodipendenti;
- la poltrona odontoiatrica è utilizzata solo per l'estrazione dei denti perché attende da due anni di essere aggiustata per le altre funzioni come la cura delle carie; a parere del personale infermieristico sarebbe utile poter disporre di un ecografo per evitare frequenti traduzioni all'esterno;
- nel reparto femminile, nella cella n° 3 troviamo una detenuta con il figlioletto di 2 anni e mezzo; a quanto ci riferisce la madre il bimbo attende da 5 mesi la visita pediatrica e le vaccinazioni;
- sempre nella sezione femminile la delegazione ha notato una cella sotto sequestro dal maggio del 2008 perché lì si suicidò un'agente di polizia penitenziaria, Fabrizia Germanese di 44 anni, arrestata per traffico di stupefacenti; nei sei mesi prima del suicidio l'agente aveva prestato servizio «in missione» proprio nell'istituto di Castrovillari;
- negli ultimi dieci anni nel carcere di Castrovillari si sono suicidati 9 detenuti, due nel 2011 e, in questo nuovo anno, il 5 gennaio un altro detenuto ha tentato il suicidio;
- quanto al trattamento dei detenuti, da rilevare che in quasi tutte le celle delle dimensioni di 6 metri quadrati sono presenti tre detenuti in letto a castello a tre piani; le celle non dispongono di acqua calda e le docce sono consentite a giorni alterni in appositi, degradati, locali; i reclusi usufruiscono di 3 ore e mezza d'aria al giorno e di 2 ore di socialità, ma gli spazi ristretti consentono ben poche attività di socializzazione; i «passeggi» dove è possibile usufruire dell'ora d'aria sono così angusti e deprimenti che alcuni detenuti preferiscono rimanere in cella;
si segnalano inoltre i seguenti «casi»:
- nella cella n° 5 (Sez. B) - C. L., 67 anni cardiopatico che ha subito un intervento alle coronarie ed è portatore di peacemaker, lamenta di attendere dal luglio 2011 un esame specialistico;
- nella cella n° 8 (Sez. B.) - D. A., è in attesa di avere l'autorizzazione di poter dipingere; mostra alla delegazione un catalogo delle sue opere;
- nella cella 11 (Sez. B) - il detenuto A.G. riferisce di aver chiesto da agosto di poter incontrare lo psicologo e che solo a dicembre gli sia stata consentita una visita, ma dallo psichiatra;
- G.R.,fine pena nel2022, ha presentato domanda al DAP per essere trasferito in Sicilia dove si trovano i suoi 4 figli minori, il più piccolo di 4 anni;
- un altro detenuto con fine pena lungo (2024), R.S., ha fatto istanza di trasferimento a Roma/Rebibbia o Velletri per motivi di studio;
- A.J. ha fatto da mesi la richiesta di trasferimento negli istituti di Brescia o Mantova o Cremona o Piacenza perché la sua famiglia è a Brescia, in particolare, due figli di due e sei anni nati in Italia;
- a V.L. mancano 4 mesi al fine pena ma non ha possibilità di accesso alla legge n. 199 del 2010 perché non ha un'abitazione; da quando è recluso (3 anni e 8 mesi) non ha mai potuto fare né una telefonata né un colloquio con i genitori;sottolinea le difficoltà di contatti con l'ambasciata rumena a Roma;
- alcuni detenuti hanno lamentato la mancanza di modelli per presentare «le domandine» e un detenuto russo l'assenza del regolamento d'istituto in lingua russa;
- infine, va rammentato il fallimento del progetto «Argo» del quale si inizia a parlare nel 2007, per dare concreta applicazione ad uno studio condotto dal DAP che evidenziava l'utilità di iniziative volte ad affidare ai detenuti la cura dei cani. Il progetto viene inaugurato nel novembre del 2009 e su strilli.it viene annunciato: «I detenuti si dedicheranno da oggi, nella stessa area penitenziaria, alla cura di alcuni cani randagi, appositamente sistemati in un canile, costruito dal Comune. L'iniziativa, denominata "Argo", è stata, infatti, resa possibile da una sinergia tra Comune, Casa Circondariale ed Azienda Sanitaria, e presentata questa mattina, con l'inaugurazione del "canile", in una conferenza stampa, nella sala convegni del penitenziario del capoluogo del Pollino». Da quel che la delegazione ha potuto riscontrare, una quindicina di randagi sono malamente alloggiati nel canile posto all'interno delle mura carcerarie dove, fra sbarre e gabbie metalliche, i cani abbaiano disperati muovendosi fra i loro stessi escrementi senza che nessuno si prenda più cura di loro :
- se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione descritta in premessa;
- se non ritenga opportuno intervenire in modo deciso e tempestivo per fronteggiare il drammatico sovraffollamento della casa circondariale di Castrovillari e, a tal fine, quali urgenti iniziative intenda assumere per far rientrare l'istituto nella dimensione regolamentare dei posti previsti;
quali atti intenda assumere affinché sia garantito il rispetto del terzo comma dell'articolo 27 della Costituzione;
- se il magistrato di sorveglianza abbia mai dato disposizioni per il rispetto della normativa riguardante le condizioni di detenzione e, in caso affermativo, quali siano le ragioni per le quali le disposizioni stesse non siano state rispettate;
- quali urgenti provvedimenti intenda adottare per colmare il deficit di organico di polizia penitenziaria, posto che la grave carenza di agenti determina seri rischi in termini di sicurezza e notevoli disfunzioni per la vita dei reclusi e per le condizioni di lavoro e di vita degli agenti stessi;
quali atti intenda assumere affinché sia pienamente garantito il diritto alla salute delle persone ristrette;
- se ed in che modo si intendano potenziare le attività trattamentali, in particolare quelle lavorative, scolastiche, di formazione e sportive;
- se intenda adoperarsi per quanto di competenza, al fine di potenziare l'assistenza psicologica;
- se, in che modo e in quali tempi, intenda intervenire per rimuovere tutte le carenze strutturali ed igienico-sanitarie che contrastano con la normativa vigente;
- a quando risalgano e cosa vi sia scritto nelle relazioni semestrali delle Asl sulle condizioni igienico-sanitarie della casa circondariale Castrovillari;
- se,e in che modo,intenda intervenire rispetto ai casi segnalati in premessa;
- cosa intenda fare per rispettare il principio della territorializzazione della pena;
- quali iniziative intenda intraprendere per dismettere definitivamente e nei modi dovuti il fallimentare «progetto Argo»;
- quali siano le ragioni che hanno portato l'Amministrazione a detenere l'agente Fabrizia Germanese nello stesso istituto dove aveva prestato servizio e quali misure fossero stato messe in atto per scongiurare il suo suicidio;
- se sia stata fatta un'indagine specifica per comprendere le ragioni dell'alto numero di suicidi nel carcere di Castrovillari;
- quali iniziative urgenti intenda adottare, in definitiva, al fine di ricondurre le condizioni di detenzione vigenti all'interno dell'istituto penitenziario di Castrovillari alla piena conformità al dettato costituzionale e normativo. (4-1450)
si segnalano inoltre i seguenti «casi»:
- nella cella n° 5 (Sez. B) - C. L., 67 anni cardiopatico che ha subito un intervento alle coronarie ed è portatore di peacemaker, lamenta di attendere dal luglio 2011 un esame specialistico;
- nella cella n° 8 (Sez. B.) - D. A., è in attesa di avere l'autorizzazione di poter dipingere; mostra alla delegazione un catalogo delle sue opere;
- nella cella 11 (Sez. B) - il detenuto A.G. riferisce di aver chiesto da agosto di poter incontrare lo psicologo e che solo a dicembre gli sia stata consentita una visita, ma dallo psichiatra;
- G.R.,fine pena nel
- un altro detenuto con fine pena lungo (2024), R.S., ha fatto istanza di trasferimento a Roma/Rebibbia o Velletri per motivi di studio;
- A.J. ha fatto da mesi la richiesta di trasferimento negli istituti di Brescia o Mantova o Cremona o Piacenza perché la sua famiglia è a Brescia, in particolare, due figli di due e sei anni nati in Italia;
- a V.L. mancano 4 mesi al fine pena ma non ha possibilità di accesso alla legge n. 199 del 2010 perché non ha un'abitazione; da quando è recluso (3 anni e 8 mesi) non ha mai potuto fare né una telefonata né un colloquio con i genitori;sottolinea le difficoltà di contatti con l'ambasciata rumena a Roma;
- alcuni detenuti hanno lamentato la mancanza di modelli per presentare «le domandine» e un detenuto russo l'assenza del regolamento d'istituto in lingua russa;
- infine, va rammentato il fallimento del progetto «Argo» del quale si inizia a parlare nel 2007, per dare concreta applicazione ad uno studio condotto dal DAP che evidenziava l'utilità di iniziative volte ad affidare ai detenuti la cura dei cani. Il progetto viene inaugurato nel novembre del 2009 e su strilli.it viene annunciato: «I detenuti si dedicheranno da oggi, nella stessa area penitenziaria, alla cura di alcuni cani randagi, appositamente sistemati in un canile, costruito dal Comune. L'iniziativa, denominata "Argo", è stata, infatti, resa possibile da una sinergia tra Comune, Casa Circondariale ed Azienda Sanitaria, e presentata questa mattina, con l'inaugurazione del "canile", in una conferenza stampa, nella sala convegni del penitenziario del capoluogo del Pollino». Da quel che la delegazione ha potuto riscontrare, una quindicina di randagi sono malamente alloggiati nel canile posto all'interno delle mura carcerarie dove, fra sbarre e gabbie metalliche, i cani abbaiano disperati muovendosi fra i loro stessi escrementi senza che nessuno si prenda più cura di loro :
- se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione descritta in premessa;
- se non ritenga opportuno intervenire in modo deciso e tempestivo per fronteggiare il drammatico sovraffollamento della casa circondariale di Castrovillari e, a tal fine, quali urgenti iniziative intenda assumere per far rientrare l'istituto nella dimensione regolamentare dei posti previsti;
quali atti intenda assumere affinché sia garantito il rispetto del terzo comma dell'articolo 27 della Costituzione;
- se il magistrato di sorveglianza abbia mai dato disposizioni per il rispetto della normativa riguardante le condizioni di detenzione e, in caso affermativo, quali siano le ragioni per le quali le disposizioni stesse non siano state rispettate;
- quali urgenti provvedimenti intenda adottare per colmare il deficit di organico di polizia penitenziaria, posto che la grave carenza di agenti determina seri rischi in termini di sicurezza e notevoli disfunzioni per la vita dei reclusi e per le condizioni di lavoro e di vita degli agenti stessi;
quali atti intenda assumere affinché sia pienamente garantito il diritto alla salute delle persone ristrette;
- se ed in che modo si intendano potenziare le attività trattamentali, in particolare quelle lavorative, scolastiche, di formazione e sportive;
- se intenda adoperarsi per quanto di competenza, al fine di potenziare l'assistenza psicologica;
- se, in che modo e in quali tempi, intenda intervenire per rimuovere tutte le carenze strutturali ed igienico-sanitarie che contrastano con la normativa vigente;
- a quando risalgano e cosa vi sia scritto nelle relazioni semestrali delle Asl sulle condizioni igienico-sanitarie della casa circondariale Castrovillari;
- se,e in che modo,intenda intervenire rispetto ai casi segnalati in premessa;
- cosa intenda fare per rispettare il principio della territorializzazione della pena;
- quali iniziative intenda intraprendere per dismettere definitivamente e nei modi dovuti il fallimentare «progetto Argo»;
- quali siano le ragioni che hanno portato l'Amministrazione a detenere l'agente Fabrizia Germanese nello stesso istituto dove aveva prestato servizio e quali misure fossero stato messe in atto per scongiurare il suo suicidio;
- se sia stata fatta un'indagine specifica per comprendere le ragioni dell'alto numero di suicidi nel carcere di Castrovillari;
- quali iniziative urgenti intenda adottare, in definitiva, al fine di ricondurre le condizioni di detenzione vigenti all'interno dell'istituto penitenziario di Castrovillari alla piena conformità al dettato costituzionale e normativo. (4-1450)
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Carcere Castrovillari |
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