Scade il 31 dicembre 2011 la proroga dello stato di emergenza conseguente all'eccessivo affollamento degli istituti penitenziari presenti sul territorio nazionale.
(DPCM 11 gennaio 2011 pubblicato sulla G.U. n.16 del 21.01.2011).
Le persone ristrette nei 206 istituti penitenziari italiani hanno raggiunto, a gennaio 2010, quota 69 mila, con un trend di incremento mensile di 700 detenuti, divenuto inarrestabile a partire dal periodo immediatamente successivo all'indulto (agosto 2006) che ridusse i detenuti a 39.005; 69 mila detenuti a fronte di una capienza di 45 mila persone: una condizione di sovraffollamento che ha indotto il Governo a dichiarare, il 13 gennaio del 2010, lo "stato di emergenza nazionale" delle carceri italiane.
La dichiarazione dello stato di emergenza nazionale delle carceri è fondata sul presupposto normativo della legge 225 del 24 febbraio 1992. Si tratta di una legge della protezione civile che consente di dichiarare lo stato di emergenza nazionale in presenza di situazioni che non siano riferite esclusivamente a episodi di calamità naturale, ma anche ad eventi che, per intensità ed estensione, debbano essere fronteggiati con poteri straordinari.
Lo stato di emergenza dovuto all'eccessivo affollamento degli istituti penitenziari è stato prorogato fino al 31 dicembre 2011 con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'11 gennaio 2011 , essendo stata in particolare ravvisata la necessità di mantenere il regime derogatorio per il completamento degli interventi finalizzati ad assicurare la tutela della salute e la sicurezza dei detenuti.
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