giovedì 14 febbraio 2013

DIRIGENTI PENITENZIARI

Giustizia: Menia (Fli); interrogazione su tutela personale della carriera dirigenziale penitenziaria



Agenparl, 14 febbraio 2013

On. Roberto  MENIA  (Fli)

In un’interrogazione a risposta scritta presentata al Ministro della Giustizia, il deputato Roberto Menia (Fli) chiede spiegazioni in merito “allo stato di agitazione minacciato dalle Organizzazioni Sindacali del personale della carriera dirigenziale penitenziaria, in quanto, il 12 febbraio u.s., esse hanno appreso che sono stati firmati i Decreti relativi alla valutazione degli incarichi, sebbene, dopo anni dalla riforma (Legge 154/2005), la categoria sia ancora priva del primo contratto; né abbia trovato applicazione, nei loro confronti, la ricostruzione di carriera prevista dall’art. 28 del D.lgs. 63/2006 con grave nocumento per gli stessi”. Inoltre il coordinatore nazionale di Futuro e Libertà chiede chiarimenti su “un Dpcm, che sarebbe in procinto di essere varato, sulla riduzione di dirigenti penitenziari generali, nonostante essi siano esclusi dalla spending review”.
L’interrogante domanda, quindi, se “non si ritenga opportuno non depauperare ulteriormente un corpo di dirigenti dello Stato che si fa carico della gestione di oltre 65mila persone detenute e decine di migliaia di appartenenti al Corpo della Polizia Penitenziaria”. E inoltre se “non si ritenga di riconsiderare l’opportunità che vengano date tempestive e nuove direttive affinché sia assicurata ai dirigenti penitenziari la corresponsione dell’una tantum per l’appunto prevista per il personale delle Forze dell’Ordine al quale essi sono equiparati, in attesa che venga definito e stipulato il loro primo contratto di categoria” Si interroga, infine, il Ministro su “quali iniziative siano assunte da parte del Dap per assicurare la necessaria e fondamentale presenza di dirigenti penitenziari nelle 206 carceri del Paese, pure in relazione alla reiterata dichiarazione dello stato d’emergenza delle carceri, proclamata con appositi e ripetuti Dpcm, dai recenti governi e quello attuale, emergenza che ha dato la stura al c.d. piano carceri.

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