mercoledì 31 ottobre 2012

IL "VILLINO" DI LAUREANA DI BORRELLO


LE TANTE DOMANDE SENZA RISPOSTA 


Il 7 ottobre 2012 sul periodico mensile del SAPPE  (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) "SOCIETA’ GIUSTIZIA & SICUREZZA" veniva pubblicata una missiva di un lettore/poliziotto che  nel fare delle puntualizzazioni sulla chiusura dell'istituto di Laureana di Borrello poneva alcuni interessanti quesiti ai tanti (Cronisti, Parlamentari,commentatori,sindacalisti,ex detenuti, familiari di  detenuti, ex Ministri della Giustizia, Sindaci, ex assistenti sociali ecc. ecc.) che si erano occupati della vicenda richiedendo l'immediata riapertura della Casa di Reclusione chiamata in gergo,negli ambienti penitenziari," il villino".
Certi di dare un contributo al confronto in corso  pubblichiamo le domande del lettore, rimaste finora prive di risposta.


La casa di Reclusione di Laureana di Borrello  (RC)

 Dalla lettera di : Poliziottodentro


"Mi piacerebbe, invece, restando sul tema Laureana, porre a tutti coloro che si  sono occupati della questione, facendo intendere di essere grandi conoscitori  della realtà, alcune domande.
Mi piacerebbe chiedere ai sindacalisti di professione, purtroppo anche a  quelli del SAPPE, se nel 2004 si sono domandati se l'apertura di un Istituto  senza nemmeno la previsione della pianta organica fosse possibile ed opportuna.

  1. Se si sono chiesti quali effetti avrebbe prodotto sul sistema penitenziario  calabrese lo spostamento di oltre 40 unità di Polizia Penitenziaria (se non  ricordo male inizialmente erano 42) da istituti già in sofferenza (vedi Palmi  che già all'epoca aveva un arretrato di circa tre anni di congedo ordinario).
  2. Mi piacerebbe sapere se le OO.SS. all'epoca si sono chieste quali criteri di  trasparenza erano stati utilizzati per individuare il personale da assegnare a  Laureana;
  3. Gradirei sapere se qualcuno ha sollevato obiezioni su distacchi (di personale di Polizia Penitenziaria) che durano da  8 anni senza alcuna rotazione;
  4. A tutti gli esperti vorrei, inoltre, domandare: come mai un Istituto con una capienza di circa 60 detenuti a trattamento così  avanzato ha avuto una media di presenza in questi anni vicina al 50% delle sue  possibilità?
  5. Siete informati sul fatto che Laureana ospitava in larga parte soggetti non  ancora definitivi e, quindi, non destinatari di trattamento risocializzante?
  6. Sapete che presso quella struttura potevano finirci (e ci sono finiti) detenuti classificati come appartenenti alle organizzazioni criminali purchè  fossero alla prima (o quasi) esperienza detentiva e non avessero subito  rapporti disciplinari nel recente passato?
  7. Sapevate che solo i detenuti residenti in Calabria potevano godere del  trattamento avanzato di Laureana di Borrello?
  8. Sapete quanti detenuti hanno rinunciato “per motivi personali” a permanere a  Laureana ed hanno richiesto di rientrare nell'Istituto di provenienza (in  province diverse da quella reggina)?
  9. Avete accertato quanti lavoranti in questi anni sono stati retribuiti con  fondi dell'Amministrazione (mercedi), quanti con soldi pubblici (borse lavoro e  finanziamenti degli enti locali) e quanti con proventi di attività produttive?
  10. Siete stati informati che per alcuni mesi alcuni detenuti hanno lavorato in  art. 21 a Locri ed anziché essere trasferiti in quell'Istituto venivano  accompagnati ogni mattina da Laureana con mezzi dell'Amministrazione e da  personale di Polizia Penitenziaria?
  11. Vi siete informati su quanti detenuti hanno ottenuto da Laureana di Borrello misure alternative?
  12. Avete accertato che percentuale di recidiva ha prodotto il regime di Laureana?
  13. Sapevate che i soggetti da trasferire a Laureana per lunghi anni venivano  “scelti” da un gruppo di operatori sulla base di una richiesta personale e di  un semplice colloquio senza alcuna valutazione del carcere di appartenenza?
  14. Avete idea delle spese sostenute per tenere in vita quella struttura?
  15. Avete visto il servizio delle Iene su Laureana e le interviste rilasciate dai  detenuti allora presenti?
...... Se il PRAP ed il DAP avessero voluto acquisire informazioni reali e non  interessati pareri forse noi agenti di Palmi e degli altri Istituti della  Calabria avremmo potuto lavorare meglio, ottenere il riconoscimento di qualche  diritto in più e, magari, sarebbe saltata qualche udienza in meno ".


Scritto da: Poliziottodentro

Lettera al periodico mensile del SAPPE (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria)
SOCIETA’ GIUSTIZIA & SICUREZZA  ( 7 ottobre 2012)

  • (l'articolo per intero si può leggere cliccando sul post sottostante dal titolo "Laureana di Borrello: una voce fuori dal coro - Polizia Penitenziaria")

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