lunedì 29 ottobre 2012

CARCERE E SICUREZZA IN CALABRIA


ROCAMBOLESCA EVASIONE DAL CARCERE DI CROTONE DI UN DETENUTO TUNISINO CHE DURANTE L'ORA D'ARIA SCAVALCA IL MURO DI CINTA. 

Un giovane tunisino scavalcando il muro di cinta del carcere di Crotone si fa male ad un piede.Si reca subito al pronto soccorso dell'ospedale cittadino e dopo essersi fatto curare continua tranquillamente la sua fuga.Protagonista della vicenda un tunisino di 26 anni, Mabrouk Akremi, arrestato l'8 ottobre scorso perché accusato,in concorso con un'altra persona, della rapina al portavalori di una ditta di autotrasporti avvenuta a Crotone.Dopo l'analoga evasione di qualche mese addietro dal carcere di Palmi,purtroppo ancora una volta un detenuto evade,scavalcando sempre il muro di cinta,questa volta dal carcere di Crotone,sottoposto negli anni passati ad interventi di ristrutturazione edilizia che,verosimilmente non hanno contribuito ad aumentare la sicurezza dell'istituto penitenziario. A questo punto appare evidente che il problema della SICUREZZA, rappresentando una criticità per il sistema penitenziario calabrese, richiede,dopo gli anni delle " fughe in avanti e nel buio", una maggiore e più adeguata attenzione.


                              CARCERE DI CROTONE NEL 2005



Il  muro di cinta del carcere di Crotone come si presentava nel 2005 dopo gl'interventi  manutentori fatti fare dai vertici Provveditoriali di allora. Si nota benissimo la differenza tra  lo stato dei luoghi prima della ristrutturazione e quello dopo l'esecuzione della stessa. Nell'area che si vede nelle foto fu creato il "Parco Jole" - verosimilmente in omaggio all'allora Sottosegretario alla Giustizia,On. Jole Santelli - nel quale si possono vedere nitidamente i gazebo e l'ombrellone per le esigenze dei detenuti.

1 commento:

  1. come una morte annunciata un struttura in ristrutturazione lasciata colpevolmente aperta per compiacere chi? non certo ipoliziotti pen.lasciati da soli e allo sbaraglio sopratutto nei giorni festivi quando la sicurezza é azzerata anche per garantire i riposi sempre allo stesso personale

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