Rosario Tortorella |
In un messaggio di saluto indirizzato ai dirigenti penitenziari tutti il neo Segretario del Si.Di.Pe. (Sindacato Direttori Penitenziari) Rosario Tortorella - nel declinare le coordinate dell'emergenza carceraria,e non solo, che ha investito l'intero sistema - evidenzia la responsabilità del ruolo del Sindacato che deve essere attento e partecipe " ai grandi temi del carcere, perché solo attraverso la promozione di una cultura
penitenziaria i problemi dell’esecuzione penale possono trovare risoluzione e
con essi anche quelli di categoria, frutto di una scarsa consapevolezza,
sedimentatasi nel tempo, dell’importanza del ruolo della dirigenza
penitenziaria nel più generale sistema della giustizia"
" Molto - continua Tortorella nel suo messaggio, - è stato fatto dal Si.Di.Pe. in questi anni sul piano della politica sindacale attiva per il riconoscimento della specificità professionale dei direttori di istituto penitenziario e di esecuzione penale esterna, e ciò ha consentito l’approvazione della legge Meduri, voluta e scritta dal Si.Di.Pe...Molto ancora si deve però fare."
La grave situazione recessiva in atto nel Paese,con conseguenti complicanze sul piano economico-finanziario,incide negativamente sulla tutela dei diritti di tutti ed anche,quindi della dirigenza penitenziaria che " a dispetto del riconoscimento dello status giuridico ed economico che con il D.Lgs. n.63/2006 dovevano concretizzarsi, hanno subìto un arresto che, con la crisi economica, sta portando ad un vero e proprio arretramento: senza contratto i dirigenti penitenziari non solo sono privati di quei riconoscimenti economici che gli competono (si pensi ad un trattamento non inferiore a quello della dirigenza contrattualizzata, all’indennità di posizione ed a quella di risultato) ma sono del tutto privi di uno status giuridico ed ordinamentale che, solo accennato, è come un feto che non possiede capacità giuridica."
" Molto - continua Tortorella nel suo messaggio, - è stato fatto dal Si.Di.Pe. in questi anni sul piano della politica sindacale attiva per il riconoscimento della specificità professionale dei direttori di istituto penitenziario e di esecuzione penale esterna, e ciò ha consentito l’approvazione della legge Meduri, voluta e scritta dal Si.Di.Pe...Molto ancora si deve però fare."
La grave situazione recessiva in atto nel Paese,con conseguenti complicanze sul piano economico-finanziario,incide negativamente sulla tutela dei diritti di tutti ed anche,quindi della dirigenza penitenziaria che " a dispetto del riconoscimento dello status giuridico ed economico che con il D.Lgs. n.63/2006 dovevano concretizzarsi, hanno subìto un arresto che, con la crisi economica, sta portando ad un vero e proprio arretramento: senza contratto i dirigenti penitenziari non solo sono privati di quei riconoscimenti economici che gli competono (si pensi ad un trattamento non inferiore a quello della dirigenza contrattualizzata, all’indennità di posizione ed a quella di risultato) ma sono del tutto privi di uno status giuridico ed ordinamentale che, solo accennato, è come un feto che non possiede capacità giuridica."
Nella chiusa del suo messaggio il neo Segretario Tortorella nel porre come necessario ed impellente il dispiegamento di " un'azione sinergica della dirigenza
penitenziaria ...ritiene fondamentale proseguire
nell’operazione di promozione di una cultura penitenziaria, in tutte le
occasioni sociali e istituzionali nelle quali occorre far sentire il punto di
vista qualificato della dirigenza penitenziaria.Più la dirigenza penitenziaria interverrà nel dibattito
culturale, politico e sociale, più la questione penitenziaria e quella della
piena attuazione della riforma della dirigenza stessa potranno avere delle
risposte".