martedì 1 aprile 2014

AZIONE POSITIVA DEL MINISTRO ORLANDO PER RIDURRE IL SOVRAFFOLLAMENTO NELLE CARCERI

Carceri: Orlando firma accordo per trasferimento condannati marocchini

1 aprile 2014

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha oggi sottoscritto a Rabat con il ministro della Giustizia e delle Libertà del Marocco, Mustafa Ramid, due Convenzioni, una in materia assistenza giudiziaria e di estradizione, l'altra in materia di trasferimento di detenuti condannati.



La prima consente di rafforzare il sistema di cooperazione e disciplina in maniera più sistematica i presupposti in presenza dei quali l'estradizione può essere concessa, quali il principio della doppia incriminazione.
La seconda Convenzione firmata ha un particolare rilievo perché consente che i cittadini di ciascuno dei due Paesi contraenti, condannati in via definitiva e detenuti nell’altro Stato, possano essere trasferiti nei loro Paesi di origine per scontarvi la pena residua. La finalità della Convenzione è quella di favorire il reinserimento sociale della persona condannata, facendole scontare la pena nel luogo in cui ha legami sociali e familiari.
Il trasferimento potrà avere luogo, previo consenso del detenuto, dopo una sentenza definitiva che abbia sancito una pena superiore ad un anno e se il fatto che ha dato luogo alla condanna costituisca un reato per entrambi gli Stati.


                                                                Ministro della Giustizia

"Oggi la popolazione marocchina nelle carceri italiane sfiora i 4000 detenuti" ha dichiarato il ministro Orlando. "Questo accordo - ha continuato il ministro - viene siglato nel rispetto delle Convenzioni Internazionali a tutela dei diritti dell'uomo, si inserisce nell'ambito delle iniziative annunciate nella visita a Strasburgo di pochi giorni fa e può contribuire, a regime, ad affrontare le problematiche condizioni del sistema penitenziario italiano, anche consentendo un'espiazione della pena nel luogo in cui molti di questi detenuti hanno mantenuto legami sociali e familiari".

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