Con un ingresso di circa 1.000 unità al mese ed una quota di detenuti che sfiora le 68 mila persone " il sistema penitenziario vive le difficoltà maggiori dal dopoguerra ad oggi ".
Questo quanto dichiarato sostanzialmente dal Presidente IONTA nel corso dell'audizione avvenuta in Senato davanti alla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei Diritti Umani .
Peraltro,avrebbe ancora detto il dr. Ionta,una delle criticità maggiori per un sistema penitenziario stabile è la presenza di numerosi detenuti che permangono in carcere solo 2 o 3 giorni (circa 20 mila su 90 mila ingressi annui).
Un vorticoso giro di detenuti che non favorisce di certo,proprio per la ristrettezza dei tempi,la messa in atto di approcci rieducativi.
La c.d. "legge svuota-carceri", il "piano carceri" ed il sottodimensionamento organico esistente tra le fila della Polizia Penitenziaria sono stati argomenti di ulteriore rappresentazione alla Commissione.In relazione al primo punto pare sia intenzione del Ministro presentare un proposta legislativa deflattiva che consenta ai detenuti con un residuo pena di 1 anno e mezzo di essere scarcerati.
Con il "piano carceri" sono stati creati ad oggi 3.000 nuovi posti detentivi cui,in tempi ravvicinati,si aggiungeranno altri 3.500.
Buone notizie anche per quanto riguarda l'implementazione di personale di Polizia Penitenziaria stante la recente autorizzazione governativa ad assumere oltre mille unità.
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